Alimentazione

Essicazione naturale, food-art.store - salvaguardia alternativa

Efficacia e valenza dell’essiccazione naturale degli alimenti

Sono sempre più diffusi l’attenzione verso una sana alimentazione ed il rispetto per la natura e l’ambiente. Particolare cura viene anche posta alle modalità di scelta degli alimenti che si portano in tavola: il consumatore è stanco di pagare cifre esagerate per avere fuori stagione frutta e verdure che vengono raccolte non ancora completamente mature e addizionate a prodotti chimici non certo salutari.

Quindi molte famiglie italiane ed europee tornano ad occuparsi del proprio orticello, talvolta anche dentro i confini delle aree urbane, magari per coltivarlo in maniera biologica.

In particolare la maggior parte della frutta e delle verdure maturano con abbondanza in tempi ristretti e sorge quindi il problema di come conservarla valorizzandola.

Si desidera evitare sprechi da sovrapproduzione dell’orto e utilizzare un sistema di conservazione valido per utilizzare gli alimenti tutto l’anno, anche fuori stagione. Tutto ciò si può ottenere con l’essiccazione naturale con il calore del sole.

L’essiccamento è un metodo di conservazione degli alimenti che permette di mantenerne pressoché inalterate le caratteristiche organolettiche e le componenti nutritive: il cibo essiccato non subisce alcun intervento di tipo chimico, né viene sottoposto all’azione di conservanti.

Il processo di eliminazione dell’acqua alla base di questa tecnica, inibisce lo sviluppo dei microbi e previene l’ossidazione e la degradazione degli alimenti.

L’essiccamento degli alimenti, che utilizza il calore prodotto dal sole senza far ricorso ad altre forme di energia, è un processo antico che ben si colloca nella realtà di questo particolare momento storico del nostro pianeta.

Problema del tutto analogo si presenta nelle zone costiere dell’Italia e di tutta l’Europa laddove si vive di pesca di tipo artigianale, non organizzata in flotte.

Anche in questi casi si assiste ad episodi di sovrabbondanze occasionali, soprattutto quando ci si imbatte in banchi di pesce. E non sempre, nelle piccole realtà locali, questi abbondanti bottini si riescono a commercializzare.

L’essiccazione naturale risponde perfettamente ai traguardi che si propone di perseguire l’obiettivo 12 del progetto 2030 e cioè di garantire modelli sostenibili di produzione e consumo, che ha valenza non solo dal punto di vista strettamente ambientale, ma anche e soprattutto per la capacità di rafforzare l’integrazione tra la sostenibilità ambientale, la sostenibilità sociale e la sostenibilità economica.

Oggi le risorse consumate dalla popolazione sono maggiori di quelle che gli ecosistemi sono in grado di produrre: è indispensabile ridurre gli sprechi a livello globale e utilizzare meglio ogni tipo di risorsa.

Infatti, se si fa riferimento ancora al progetto 2030 che praticamente tutte le nazioni del mondo si sono impegnate a rispettare, la tecnica dell’essiccazione solare ben vi si inserisce e a proposito, per i seguenti motivi: innanzitutto fa ricorso nel procedimento ad una forma di energia rinnovabile, che non inquina e che praticamente tutti i paesi del mondo demograficamente impegnati posseggono gratuitamente, senza essere obbligati a fare investimenti (la qualcosa sarebbe penalizzante soprattutto per i paesi poveri).

In secondo luogo perché, ribadiamolo, il progetto 2030 specifica chiaramente che per l’intera umanità, ma soprattutto per i paesi più ricchi, è fondamentale evitare gli sprechi.

Altro innegabile vantaggio rappresentato dagli alimenti essiccati è che questi occupano pochissimo spazio, pesano pochissimo, si mantengono per lunghissimi periodi, tutte caratteristiche che fanno si che stoccaggio e trasporto abbiano costi molto bassi, cosa che ne agevola la vendita e la commercializzazione.

Ritengo che l’essiccare gli alimenti sia una specie di istinto antico dell’uomo che nella preistoria ne sperimentò l’efficacia e la valenza avendo a disposizione come alternative solo la salagione e l’affumicatura che comunque lasciavano una “impronta forte” e livellatrice al cibo.

Fu forse per questo istinto antico che, a fronte di una iperproduzione del mio orto all’inizio, ma poi per pura curiosità gastronomica e scientifica, tempo fa ho iniziato ad essiccare alimenti con il sole sul terrazzo della mia casa in Liguria. Gli esperimenti mi hanno permesso di raccogliere, da autodidatta, informazioni e dati che riporto nella mia pubblicazione “Essicamento naturale”, a 4 colori, edizioni ESA, di 90 pagine che vi viene offerta in promozione a € 23,00.

Ma l’essiccazione dei singoli ingredienti è solo la base della ricerca. La creatività trova spazio e sviluppo soprattutto nelle modalità di rinvenimento e nella combinazione dei vari ingredienti che offrono lo spunto all’enogastronomo per la creazione di una infinità di nuove proposte culinarie.

Lucisano Franco